DNS e Nameserver: la guida

Ultimo aggiornamento:

Cosa sono i record DNS?

Come si cambiano i Nameserver (NS) di un dominio?

Scoprilo grazie alla nostra guida!

Non sai da dove iniziare? Queste sono le sezioni della pagina:

DNS: cos'è?

Il DNS è un sistema di distribuzione che aiuta i computer a collegarsi a determinati siti su internet. Il DNS in sé è composto dai cosiddetti record.

Senza il giusto set di record richiesto, non è possibile collegarsi al dominio e quindi al sito; la connessione viene quindi bloccata. Per quanto riguarda la gestione dei record, questi vengono delegati ai server di registrazione. Chiunque abbia a che fare con lo sviluppo di siti ha la piena familiarità con il concetto d'indirizzi DNS.

Il DNS è l'acronimo di Domain Name Server/System, anche un sistema distribuito per ricevere informazioni sulle zone di dominio. Viene spesso utilizzato per ottenere un indirizzo IP in base al host name, poiché un determinato indirizzo IP viene assegnato a ciascun sito esistente sul web.

I server DNS sono un insieme di server situati su internet che trasferiscono i dati sui domini tra di loro in tempo reale. Si tratta di un sistema per la gestione dei nomi di dominio in tutto il mondo.

Esistono diversi tipi di server DNS, a seconda delle funzioni che svolgono:

  • per l'autorizzazione;
  • per la memorizzazione delle cache;
  • il server locale;
  • quello di reindirizzamento;
  • il server di root;
  • di registrazione;
  • il server DNSBL.

Ad esempio, il server per l'autorizzazione è responsabile per una zona specifica; il cache-server è utile per elaborare le richieste dei clienti; il local è usato per servire i client DNS che girano sul computer locale; nella maggior parte dei casi, il server d'inoltro viene utilizzato per ridurre il carico sul server DNS di memorizzazione delle cache; quello root è autorevole per la root zone, ci sono solo 13 root server (server di radice) nel mondo; quello di registrazione procedere alla registrazione dagli utenti nell'intero sistema; e il server DNSBL utilizza il meccanismo e il protocollo di funzionamento come server DNS.

Se hai configurato in modo errato il DNS del tuo sito, la cosa potrebbe influire negativamente sul suo rendimento.

Le modifiche al DNS non vengono apportate immediatamente, quindi quando inserisci le informazioni devi stare attento a evitare gli errori di didstrazione.

Cosa è incluso nei parametri principali dei record del dominio NS:

  • Record di tipo A: si traduce dal formato della lingua digitale e comprende la richiesta per la comunicazione di dominio e l'hosting in cui si trova il sito.
  • AAAA (record di indirizzo per IPv6): collega l'host con un indirizzo IPv6. Il record AAAA è l'equivalente completo del record di tipo A descritto sopra, ma con un aspetto diverso.
  • Un record CNAME (record canonico del nome) reindirizza a un altro nome. Un CNAME è un sinonimo per un nome host esistente che deve includere un record di tipo A.
  • Record TXT: record aggiuntivi utilizzati principalmente per l'impostazione della posta;
  • MX è un record che identifica un server di posta per un dominio, aiuta a configurare lo scambio di posta tra i vari domini.
  • IP: mostra l'indirizzo univoco del server in cui si trova il dominio o l'hosting.

Come gestire/impostare i DNS?

Puoi configurare tu stesso il DNS del tuo sito utilizzando il pannello di controllo del dominio nella sezione DNS appropriata; in alternativa puoi chiedere al tuo provider di hosting di farlo.

Dal proprio provider che fornisce i serviti internet dipendono anche le impostazioni del DNS. Ad esempio, se si dispone di un hosting virtuale la situazione diventa molto più semplice, poiché tutte le impostazioni vengono create automaticamente.

Devi solo delegare il dominio al DNS dell'host. Questo metodo è una soluzione ideale per i neofiti di quest'area, ma allo stesso tempo si hanno dei diritti minimali per configurare il DNS.

Se è necessario controllare la zona del dominio e per il proprio sito Web è stato scelto il servizio del server virtuale, è necessario utilizzare i server del registro o dei servizi pubblici. Se non si sa come compiere correttamente uno o l'altro passaggio è meglio sin da subito delegare l'intero lavoro ai professionisti.

Come registrare i record DNS

Dipende da dove esattamente hai registrato il dominio. Non esiste un'istruzione universale, ma in ogni caso è necessario:

  • accedere al sito presso il quale si è registrato il dominio e fare il login;
  • accedere al menù di gestione del dominio;
  • selezionare l'operazione desiderata (nel nostro caso è "Aggiungi record", ma in mancanza di quest'ultima si possono scegliere anche le opzioni "Modifica" e "Elimina");
  • registrare il record necessario e salvare le modifiche.

La gerarchia DNS

Ogni dominio ha il proprio server DNS, che memorizza tutti i nomi e i collegamenti (indirizzi IP) associandoli ai server dei relativi sottodomini.

Considera l'esempio di www.your_site.com

La traduzione del nome www.your_site.com nell'IP corrispondente (o più IP) avviene in più fasi:

  • Il primo passo è richiedere i server che servono la zona "radice".
  • Questi non contengono informazioni sul dominio your_site e sull'indirizzo www.your_site.com, ma ti offrono la possibilità di contattare i server che servono il dominio di livello successivo. Tali domini sono com, it, org, net, ecc. Si tratta dei famosi TLD (domini di primo livello, i Top Level Domains).
  • Questi a loro volta offrono le informazioni dove trovare i server di dominio your_site.
  • Infine viene trovato il server IP www.your_site.com.

La zona radice del DNS memorizza le informazioni su tutti i domini di primo livello e tutte le query non archiviate nella cache del client iniziano con l'accesso al server principale.

Le informazioni sugli indirizzi IP dei root server non possono essere ottenute dal sistema DNS.

Fino al 2000, il sistema dei root server consisteva in un sistema composto da server primario (a.root-servers.net) e a dodici repliche (da b.root-servers.net a m.root-servers.net).

Ma dopo il 2000, la sua architettura è cambiata: c'è un cosiddetto server master nascosto e tredici root server peer che ricevono copie identiche della zona radice dal master.

Esistono degli algoritmi di comportamento DNS ricorsivi e non ricorsivi. Nel primo caso, il server cerca le informazioni necessarie in tutto il sistema e, se necessario, accede ad altri server.

E così fino a quando non ottieni la risposta o non sei sicuro che non ci sia un dominio di questo tipo. Nel secondo caso esso analizza la sua zona e, se non trova nulla, restituisce un messaggio di errore.

autore Danilo Petrozzi

Autore: Danilo Petrozzi

Ho iniziato a programmare più di 10 anni fa e, dal 2011, mi occupo quasi esclusivamente di online marketing, creazione siti web e SEO. Tra siti personali, aziendali e di terzi, ho messo mano a più di 1500 progetti online.

Per questi motivi ho maturato una notevole esperienza in ambito di domini, hosting e server.

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